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Il concerto vedrà l’esecuzione di brani di Beethoven, Mozart e Haydn, musicisti considerati i padri del classicismo viennese. Di Beethoven verrà interpretato il balletto “Le creature di Prometeo”, rappresentato per la prima volta nel 1801 al Burgtheater di Vienna e poi in Italia a Milano alla Scala nel 1813. Di Mozart sarà suonato il “Rondò in re maggiore”, che venne eseguito come terzo movimento del Concerto in re maggiore a Vienna nel 1782. Poi in conclusione sarà eseguita la Sinfonia n. 101, nota come “La pendola”, di Haydn. Questa Sinfonia fa riferimento al secondo soggiorno londinese del musicista austriaco e il titolo prende spunto dal tic-tac dell’orologio a pendolo, riproposto dai fagotti, dai violini, dai violoncelli e dai contrabbassi.

Il Maestro Salvatore Percacciolo, originario di Mirto, aveva diretto l’Orchestra Sinfonica Siciliana anche lo scorso anno al Teatro Politeama di Palermo. Nel concerto del 2015 erano stati interpretati brani di tre famosi compositori: Bottesini, Gluck e Haydn.

Salvatore Percacciolo ha frequentato il Conservatorio “Arcangelo Corelli” di Messina, dove ha studiato pianoforte, e il Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Palermo, in cui ha proseguito gli studi in composizione. Il Maestro Percacciolo ha poi completato gli studi in direzione d’orchestra a Firenze con Piero Bellugi e a Helsinki con Jorma Juhani Panula.

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[vc_row][vc_column][vc_column_text]Concerto presso il Teatro Massimo Bellini di Catania in occasione del Concerto di Sant’Agata.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

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Palermo, 27 luglio 2015 – L’Orchestra Sinfonica Siciliana, diretta da Salvatore Percacciolo, partecipa all’Estate a Palermo 2015, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo, portando in scena al Teatro di Verdura,venerdì 31 luglio alle ore 21,15, due capisaldi della musica classica: la Sinfonia Jupiter di Mozart e la Quinta sinfonia di Čajkovskij.

La Sinfonia n.41 di Mozart, per la grandiosità dei suoi temi e della sua architettura musicale, fu soprannominata dall’impresario londinese Peter Salomon, in un’edizione postuma di una trascrizione pianistica, Jupiter. Completata il 10 agosto del 1788, la Jupiter chiude un bimestre prodigioso e straordinariamente creativo per Mozart che in brevissimo tempo scrisse i suoi tre ultimi capolavori sinfonici come si evince dalle date di composizione di questi tre lavori che furono completati nell’ordine: la Sinfonia n. 39 in mi bemolle maggiore K. 543 il 26 giugno e la Sinfonia in sol minore il 25 luglio 1788, meno di un mese prima della Jupiter.

Composta tra il 30 maggio e il 26 agosto 1888 a distanza di undici anni dalla Quarta, la Quinta sinfonia di Čajkovskij costituisce il secondo atto della cosiddetta trilogia del destino e si pone in relazione con la precedente che ne rappresenta il primo e con la Sesta, la celebre Patetica, che corrisponde a quello conclusivo, il terzo. Tema conduttore delle tre sinfonie è il destino che incombe spesso sulle vicende umane con esperienze drammatiche.

 

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